21/11/15

Caro papà amo l'arabo.

Caro papà.
Questa sera ho avuto modo di ritrovarmi con la mia amica del cuore. Un'amica che avevo abbandonato da tempo e che forse pensava fossi diventata totalmente diversa dalla persona che aveva conosciuto dieci anni fa or sono.

Forse durante la nostra chiacchierata le ho dato modo di capire che in fondo non sono così cambiata come sembrava. Non ho perso il lume della ragione. Non mi sono fatta rapire dai pareri altrui.
Lo sai che io ho sempre pensato con la mia testa. Che ho sempre sbagliato con la mia testa.
Si è vero, cambio parere. Ma lo cambio in base alle informazioni che ricevo. E se qualcosa non mi torna non posso fingere mi vada bene solo per compiacere qualcuno.

Dopo tutte le notizie passate ai telegiornali in questi giorni, alle brutalità dette, alle frasi bigotte e alle false notizie, voglio esprimere il mio parere che va oltre la guerra, l' Islam, l'Isis, i pazzi, i complotti politici eccetera.

Ti scrivo una lettera perché ad oggi sei la persona con la quale comunico meno.
Non che ci siano mai stati screzi tra noi, ma il dialogo si è un po' affievolito.
Un tempo parlavi molto di più. Ora, accomodato anche dalla vita da pensionato e servito e riverito dalla mamma, ti sei anche adagiato e fai il vecchio a tempo pieno.
Ti scrivo una lettera soprattutto perché  voglio che tu sappia che mai nella vita avrei voluto deluderti e forse un po' lo sto facendo. So che le nostre idee sono parecchio distanti quelle che un tempo ci accomunavano.
Parto sempre dal mio primo viaggio in Egitto perché è li che ho scoperto il mondo. Ho scoperto che c'era una vita che andava oltre le nostre abitudini ed è li che ho capito perché gli "immigrati" ci apparivano così strani e diversi.
Perché il mondo è vario. Il mondo è grande. Il mondo, in fondo, è paese.

Sarà anche stata "colpa" dell'amore. Sarà che mi sono innamorata proprio di quella seconda generazione di immigrati che tu non hai mai considerato troppo come tuoi vicini. Ma è cosi.
Ho pensato a lungo al fatto di averti potuto deludere. Di averti dato da pensare. La tua bambina con un arabo. Ebbene si...
Però buon sangue non mente. E come io sono riuscita ad aprire la mia testa e guardare oltre, tu non hai mai obiettato né disdegnato le mie scelte.
Sono fortunata ad essere cresciuta in una famiglia come la nostra. Nonostante le idee diverse, tu un finto leghista legato a quelle che forse un tempo erano le ideologie di un' Italia ancora "italiana" e io un'amante del mondo inteso come tale, non ci siamo mai scontrati. Non mi hai mai giudicato o meglio, non me lo hai mai fatto pesare. Non tutti i padri avrebbero reagito come te.

Mi manca (no non è vero) guardare il telegiornale con te.
Guardare 10 diversi tg ad ogni ora e sentirti ripetere sempre le stesse cose.
Ma perché papà non vai oltre le stronzate che i tg ti propongono?
Tu, amante dell'antico Egitto, uomo di cultura che si è permesso di acculturarsi da solo, con le sue sole intenzioni e volontà, perché non mi dici apertamente che non vuoi che parta?
Lo so che la cosa non ti piace. Vorrei solo che tu me lo dicessi apertamente.
Sai cosa dispiace di più a me? Che tu non voglia condividere con me in questa avventura.
Che tu non voglia vedere dal vivo quello che per anni hai studiato sui libri per passione.

Ripeto. Buon sangue non mente. Se sono così da qualcuno avrò pur preso.
Decidere di imparare una lingua come l'arabo da sola di certo mi sarà stato trasmesso da qualcuno.
Mi avete dato tutto. Me ne rendo conto. Mi rendo anche conto che ancora oggi, a distanza di anni, state ancora pagando i debiti dell' Istituto privato che ho voluto frequentare per diventare un'artista.
E tu forse penserai: abbiamo speso cosi tanto e tu ora vuoi andare al Cairo, in Egitto...cosa ci vai a fare in un posto cosi? in mezzo a quella gente?
Lo so papà che lo pensi. E ti assicuro che per anni ho cercato di nascondere questo mio amore.
Un po' come se avessi dovuto nascondere la mia omosessualità.
Avevo vergogna ad ascoltare Cheb Khaled mentre tu eri in casa.
Sapevo che riconoscevi la sua voce anche quando cantava in francese...e me ne sono sempre vergognata ma ad oggi che senso ha nascondertelo?! Ormai lo sai. lo sai che ho il Maghreb nel sangue. Lo sai che cammino a tre metri da terra sulle faticose dune del Sahara.
Lo sai che amo il caldo dell' Egitto. Ne amo il suo popolo, le sue abitudini che a te sembreranno bizzarre ma che io adoro.
Forse la gente non si rende conto dell'amore profondo che io provo per questa cultura.
Dopo tutte le cose che sono state dette questa settimana forse suona un po' anomalo ma io non ho paura. Io non voglio vivere nel terrore. Non darò modo ai terroristi che fingono di essere islamici di terrorizzarmi. Di farmi aver paura.

Si, suona strano. C'è chi ha paura a prendere la metro, chi ha paura a parlare con una ragazza col velo, chi ha paura delle valigette abbandonate nelle stazioni sotterranee.
Io non ho paura papà. E se mi dovesse succedere qualcosa credo nel Karma. Evidentemente doveva succedere. Tutto è stato già deciso....e la vita è una sola vale la pena viverla nella paura!?
Me lo hai insegnato tu. Se deve succedere succederà.

Non è che con la vecchiaia hai cambiato parere vero?

Ho comprato un biglietto per andare in un posto che amo. Mi dispiace che tu non ne condivida con me la gioia. Ma sono felice che tu non abbia impedito o abbia speso anche una sola parola di tedio nei miei confronti per la mia decisione. E' questo che fa di te un ottimo genitore.
E' questo che fa di voi i migliori genitori che potessi mai avere.

Non posso scrivere una lettera alla mamma. Lei sa già di essere speciale e la mia compagna di avventure....era necessario scriverla a te, affinché tu potessi sapere che il tuo parere per me conta più di ogni altra cosa e che mi dispiace se il mio cuore l'ho dato a chi non avresti mai voluto.....ma ti ringrazio per aver sempre rispettato la mia scelta.

Con affetto, tua B.

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